venerdì 7 gennaio 2011

Milano,  05 gennaio 2011
Il sogno si avvicina

Nella mattina invernale che gelava le parole, Cristina ed io, dopo un’attesa di circa un’ora siamo finalmente entrate a Palazzo Reale!
E' stato  come se all’improvviso si fosse spalancata un’ampia porta sulla fantasia per trasportarci nel mondo surreale del  grande artista spagnolo del ‘900, eccentrico e originale pittore, scultore, scrittore e cineasta: Salvador Dalì.
Le sue opere  (che si potranno ammirare sino al 30 gennaio 2011 ), sono state esposte secondo un itinerario simbolico che accompagna il visitatore “dal caos dell’inconscio al silenziodove è rappresentato il pensiero pittorico dell’artista nei confronti della storia, della natura, del sogno!
Nella penombra delle sale, ognuna dipinta di un colore diverso, dal nero  al blu, dal rosso all’azzurro, abbiamo contemplato paesaggi lunari, rocce di mondi irreali, personaggi, oggetti,  incubi e sogni, che spaziavano dai richiami classici, alle memorie rinascimentali, alle atmosfere metafisiche del grande e bizzarro genio spagnolo.
Mi sono sentita sollevare dalle ali del sogno per entrare  in  grandi spazi desertici,  nell’assenza d’orizzonte.  Ho ritrovato un senso di vuoto, di immensa solitudine, ho viaggiato sospesa  tra fantasia e  realtà, ho percepito  un’immaginazione sconfinata, ho sentito  il  pensiero daliniano rivolto al trascorrere del tempo, all’inesorabile presentarsi della morte……..
Ho scrutato  enigmi, volti, elementi, ho camminato sulle rive di  un orologio  disteso come un lago nel paesaggio.
Nel giardino delle ore ho ricordato, ho atteso paziente e silenziosa, ho ritrovato un volto amato e perduto, ho conosciuto un Dalì mistico, spirituale.

Nel nostro viaggio Cristina ed io insieme ai numerosi visitatori abbiamo attraversato la stanza della memoria (passato), del male (guerra), dell’immaginario (opere surrealiste), sino ad  approdare alla stanza dei desideri dove è stata ricostruita la famosa “Sala Mae West”.  
Dopo aver atteso pazientemente il nostro turno, ci siamo sedute  sul famoso divanetto a forma di labbra,  per scattare la foto di rito e diventare per pochi istanti  noi stesse protagoniste di un’opera di Dalì! 
Dalla stanza dei desideri ci siamo inoltrate  nella stanza del silenzio e del vuoto (paesaggi dell’assenza).
A conclusione del nostro percorso nell’ultima sala veniva proiettato un video mai presentato in Italia ed abbiamo  scoperto  che nel lontano 1946  Dalí e  Walt Disney avevano collaborato insieme per  realizzare  un cortometraggio dal titolo “Destino”.
Nel chiarore del primo pomeriggio uscite da Palazzo Reale,  prima di infilarci  in un bar e riagganciarci all’atmosfera del centro cittadino, ho alzato lo sguardo verso il cielo  e in alto, proprio dietro le guglie del Duomo,  mi è sembrato di vedere la  mano di Dalì togliere “un vello d’oro a forma di nube” per noi, solo per noi, per mostrarci l’aurora….
Dany

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