🌿 Per molto tempo ho lavorato in silenzio.
Ho ideato laboratori, raccolto materiali, inventato percorsi.
Ho cercato risposte anche nella formazione: libri, corsi, workshop, studi sull'arteterapia, tutto ciò che potesse aiutarmi a dare senso e forza a ciò che facevo.
Mi sono adattata, accettando poco riconoscimento e talvolta una certa indifferenza - non per ingenuità , ma perché volevo continuare il mio cammino.
Credevo che, con il tempo, la mia voce avrebbe trovato il modo di farsi sentire.
Queste righe raccontano una parte di quel percorso.
Le condivido con chi si è sentita inadeguata, messa da parte, sottovalutata, e con chi continua a seminare, anche senza applausi.
Spero che queste parole possano essere un piccolo conforto e un incoraggiamento a non smettere mai di credere in sé.
Storia di una creativa che ha creduto nei semi del proprio lavoro.
Per tanto tempo ho cercato un posto dove poter seminare davvero, dove l'arte non fosse solo un "lavoretto", e i bambini venissero visti come persone non come numeri da gestire.
Non sempre è stato così.
Ho vissuto esperienze in cui il mio lavoro è stato accolto con gentilezza e sincero interesse, ma ho anche incontrato ambienti più chiusi, dove la creatività veniva accolta con sospetto, e dove, a volte, si respirava una sottile competizione - persino tra adulte che avrebbero potuto scegliersi come alleate.
Col tempo ho imparato a riconoscere questi segnali, a distinguere gli spazi che accolgono davvero da quelli che semplicemente utilizzano e a scegliere con cura dove riversare energia, attenzione e idee.
Qualcosa però sta cambiando, forse non con la velocità che speravo, ma con radici più salde e vere.
Ad ogni nuova pagina, mi ricordo che non servono grandi spazi per far fiorire un'idea, ma mani sincere, occhi attenti, e il tempo giusto per lasciarla sbocciare.
A chi sta camminando in silenzio, a chi semina senza clamore:
non smettere.
Anche se tutto sembra arido,
c'è una stagione che sta per arrivare.
E sarà tua.
Grazie per aver letto. Se sei arrivata fin qui, grazie di cuore.
Ricorda: ogni passo, anche il più piccolo, conta.
Ogni seme piantato può fiorire, anche quando nessuno sembra guardare.
Anche se non tutto è chiaro, anche se a volte si inciampa, restare in cammino è un atto di fiducia.
Siamo in cammino. Tutte.
E a volte basta una parola sincera per ricordarci che non siamo sole.
Il bello deve ancora venire.
A piccoli passi,
Daniela
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