Io a scuola insegnerei educazione alla gentilezza, un’ora a settimana.
Perché magari la maturità scolastica ci insegna a fare benissimo le
equazioni, a scrivere un tema a meraviglia, a tradurre a menadito greco e
latino, a parlare le lingue. Poi manca la maturità emotiva per
affrontare al meglio lo stress. Lo stress di chi non si è insegnato il
rispetto, l’attesa, l’educazione, la giusta misura nel dire le cose, la
differenza fra il lasciar correre e l’aggredire, fra l’avere carattere e
la prevaricazione, fra il diritto di critica e il non diritto di
offesa. Una persona gentile sa essere sgradevole, se vuole. Sceglie di
non esserlo, semplicemente. Poi ci sono le materie che impariamo sul
campo, geometria delle anime, geografia degli sguardi e se siamo
fortunati diventiamo il libro di storia di qualcuno. Vi auguro di andare
controcorrente, non sempre, solo quando serve a restare voi stessi e
assolutamente mai controcuore. In bocca al lupo per la vita, ragazzi!
Massimo Bisotti
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